mercoledì 23 settembre 2015

GHISLANZONI - ovvero smetto.


"Dopo questi anni fantastici, penso sia arrivato il momento di dare una svolta alla mia vita"

leggete pure l'articolo QUI

22 anni e smetti col calcio. Non c'è meritocrazia, quelli con agganci vanno avanti, gli altri no. "ho creduto di potercela fare, ho calcato campi dove hanno giocato i migliori di serie A"

Mbè? Sai che novità...Negli altri ambienti è identico.



Ho giocato fino a 17 anni, poi il primo ginocchio mi ha lasciato. Mi hanno operato in una clinica a Lione, 6 mesi di riabilitazione e sono tornato. Poi sono partito militare.

Quando sono tornato nella juniores non c'era più posto. Ho fatto 4 mesi in seconda categoria, tutti gli allenamenti e 3 presenze partendo dalla panchina. Giocavano dei ragazzi che 2 anni prima mi avrebbero portato la borsa. Ho consegnato la roba e ho cominciato a giocare a 5.

Ho giocato fino a 32 anni, poi il secondo ginocchio ha ceduto  Mi hanno operato e sono tornato, per un'altra stagione.

Ho DOVUTO smettere, e ne ho fatta una malattia per 2 anni. Piangevo.

Non ho mai preso mille lire per giocare.
Non sono mai stato un professionista.

In realtà, non sono mai nemmeno stato un buon giocatore, probabilmente.

Ho giocato in campi che l'erba la vedevano in foto. Ho giocato a 5 in palestre senza riscaldamento e con le docce fredde il venerdi sera alle 22.00, in sintetici sottomisura all'aperto in novembre sempre alle 22.00.

Ho fatto 680km per giocare una amichevole in Germania. E per bere la birra coi tedeschi.

Come me, decine di migliaia di Calciatori. Si, calciatori con la C maiuscola. Perchè non importa il livello a cui arrivi, i soldi che guadagni o che spendi per giocare. Non importa se arrivi in champions league o giochi gli amatoriali o nel campetto in cemento del quartiere.

Se sei un Calciatore, lo sei per sempre.

Quindi, caro Andrea, mi dispiace. Ma se smetti perchè non sei "arrivato", di questo gioco non hai capito una beata minchia.

Ciao

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